L'ISLANDA PIANIFICA DI RIDURRE IL NUMERO DI VISITATORI STRANIERI

Richard Moor - Mar 9, 2025
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L'Islanda sembra decidere di rivedere le sue scelte: l'isola, pur continuando ad accogliere calorosamente chi arriva da fuori, adesso si concentra a frenare l’arrivo rapido dei turisti. Un tempo si spingeva con forza nella promozione turistica, ma oggi il messaggio è diverso – si vuole trattenere un po’ quella marea, mantenendo intatto il suo fascino naturale.

Il cambio di rotta ha radici che risalgono a tempi non troppo lontani: intorno al 2008 il sistema finanziario si è scombussolato, catapultando il paese in una recessione davvero marcata. Per uscire da quel tranello, l’Islanda ha animato un piano che puntava sul turismo come leva di ripresa, rendendo gli alberghi il motore economico. I risultati, in generale, si sono rivelati incoraggianti; però, col passare degli anni sono emersi timori crescenti.

Da qualche parte, si nota che il settore turistico sta crescendo rapidamente. Con una popolazione di sole 367.000 persone, l'isola si rende conto – in maniera quasi imprevista – di non avere le infrastrutture per gestire più di 2 milioni di visitatori ogni anno. Per dare un’idea, nel 2022 si sono registrati 1,7 milioni di arrivi, rispetto ai 950.000 del 2015, un aumento che lascia il segno.

Questo cambio di strategia va di pari passo con la volontà di proteggere la bellezza e i paesaggi pittoreschi che rendono l’Islanda unica. Le autorità hanno espresso, in maniera alquanto esplicita, il desiderio di migliorare lo standard di vita della propria gente, una scelta che ha sollevato qualche riflessione: se la crescita diventa troppo esuberante, l'ideale esperienza autentica rischia di perdersi nel caos del sovraffollamento.

Infatti, mentre gli effetti collaterali di questo boom turistico si fanno via via più evidenti, cresce l’ansia per un possibile sovraccarico: strade, servizi sanitari e alloggi potrebbero non bastare a far fronte alle esigenze di tutti. Il primo ministro Kristrun Frostadottir ha anche sottolineato – con una chiarezza quasi disarmante – che i visitatori non cercano una situazione affollata, ma un’esperienza genuina. Forse, ha detto, occorre semplicemente prenderla con più calma.

Per gestire questo imprevisto, il governo ha annunciato alcuni piani, tra cui l’introduzione di una tassa sulle "risorse" turistiche. I fondi raccolti sarebbero destinati a regolare meglio il settore, anche se in molti casi i dettagli – su tempistiche, ambiti e aliquote – restano ancora avvolti nel mistero.

Non finisce qui. Le autorità vogliono anche fare meno affidamento sul turismo, puntando invece su industrie che offrano un valore aggiunto maggiore. Si parla, ad esempio, di sviluppare data center e investire sull’energia verde, una strategia volta a diversificare l’economia e a creare opportunità lavorative più solide nel tempo.

A complicare ulteriormente lo scenario, l’Islanda ha deciso di limitare gli affitti a breve termine, tipo quelli su Airbnb, per incentivare la disponibilità di case residenziali e fronteggiare la carenza abitativa – decisione che, in certi casi, può sembrare una scelta impulsiva.

C’è poi un aspetto curioso: mentre il governo insiste nel voler contenere l’arrivo dei turisti, la compagnia aerea low cost Play Airlines adotta una linea diversa. Recentemente, ad esempio, l'aria si è fatta strana quando l'azienda ha escluso il Canada dalla propria rete, pur cercando di espandersi in altre regioni. Durante un incontro volto a rafforzare i collegamenti con l’Europa, il CEO Einar Örn Ólafsson ha spiegato che questa mossa rientra in una strategia di espansione – che punta a consolidare la presenza nelle destinazioni dove si è registrata una crescita notevole negli ultimi tre anni. La compagnia, insomma, adotta misure per farsi spazio in un mercato che sta cambiando rapidamente.

Tuttavia, va detto che le autorità turistiche sanno bene di avere in mano anche gli strumenti per attrarre i visitatori se lo desiderano. Già l’estate scorsa, hanno lanciato la Volcanic Way, un itinerario turistico pensato per mettere in luce un lato diverso dell’isola… che si inoltra lungo i sentieri dei vulcani dell'isola.

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